Si è concluso con una folla in delirio sulle note di "Gimme some lovin’ il primo dei due concerti in Italia di Steve Winwood, tornato alla ribalta dopo la pubblicazione del live al Madison Square Garden in compagnia dell’ex compagno Eric Clapton.
La cornice regalata da Villa Solaria in quel di Sesto Fiorentino è meravigliosa, immersa nel verde e ideale per accogliere un pubblico assetato di grande musica. Il concerto inizia con 5 minuti di ritardo per rispettare i minuti di silenzio di lutto nazionale per le vittime di Viareggio.
Sale prima sul palco la band , la stessa che abbiamo ammirato al Conservatorio di Milano lo scorso Novembre con Jose Neto (guitar), Richard Bailey (drums), Karl Vanden Bossche (percussion) e Paul Booth (saxophone/flute/organ) e non è facile essere da subito disinvolti dopo aver ricordato la tragedia avvenuta a pochi chilometri di distanza da quel palco.
La musica diventa quindi momento per pensare e unire, come dice il promoter Gianni Pini al microfono prima di lasciare spazio a Steve Winwood. La scaletta lascia spazio nei suoi primi minuti a brani storici come "Can’t find my way back home" e "Hungry Man", dove Steve si siede all’hammond. Con "Dirty City" impugna invece la sua Stratocaster e inizano così anche le improvvisazioni blues tipiche dell’ex Traffic, che raggiungono l’apice nella conclusiva "Higher love". Non c’è concerto di Steve Winwood senza i due brani che meglio lo rappresentano: stiamo parlando di Dear Mr Fantasy" e "Gimme some lovin", durante le quali il pubblico abbandona le proprie sedie per acclamare danzando il grande protagonista della serata, che si conclude in trionfo.
Steve Winwood salirà sul palco alle 21 di questa sera a Udine all’interno della rassegna Folkest, per la seconda e ultima sua tappa italiana del 2009.
SETLIST 1. Different Light
2. I’m a Man
3. Hungry Man
4. Secrets
5. Can’t Find My Way Back Home
6. Dirty City
7. Fly
8. Pearly Queen
9. Light Up Or Leave Me Alone
10. The Low Spark of High Heeled Boys
11. Empty Pages
12. Higher Love
13. Dear Mr. Fantasy
14. Gimme Some Lovin’
