26/6/08: 20 VOLTE BRUCE

E’ stato il ventesimo concerto con Barley Arts: ventesima perla di un grande artista accompagnato dalla sua band leggendaria, una tra le più luminose che Bruce Springsteen abbia regalato al pubblico italiano.
L’ultima volta del Boss a Sansiro (2003) era stata caratterizzata da un acquazzone torrenziale che rese ancor più epica quella serata. A far da contraltare alla data di cinque anni fa, ieri a Milano si superavano i 30°: "Fa abbastanza caldo?" urla Bruce appena salito sul palco con gli altri membri della E Street band tra il boato dei 60.000 che affollano lo stadio in ogni settore.
‘Summertime Blues’, brano di Eddie Cochran, apre il concerto, seguita da ‘Out in the Streets’ e la più recente ‘Radio Nowhere’.
Band in grande forma: Little Steven (chitarra, la figura simbolo della E Street Band), Clarence Clemons , the big man on the saxophone, Max Weinberg alla batteria (con Bruce dal 1974), Roy Bittan "the Professor" alle tastiere, Soozie Tyrrell al violino, chitarra e percussioni, Steve Van Zandt alla chitarra e Charlie Giordano, che sostituisce Danny Federici, recentemente scomparso, uno dei membri storici della band.
‘Prove it all night’ è la prima canzone della serata tratta dall’album del 1978 ‘Darkness on the edge of town’ e sarà la prima di una lunga serie: arriva infatti subito dopo l’immancabile Promised Land, dallo stesso lavoro.
Bruce avrebbe dovuto seguire una scaletta, come sempre decisa pochi minuti prima dell’inizio del concerto, ma il programma cambia in continuazione. Ci sono infatti molti fans con cartelli riportanti titoli "a richiesta", sperando che il Boss se ne accorga e decida di suonarli. Il contatto con il pubblico è un elemento fondamentale della serata: e quindi si parte con le richieste (None but the brave e Hungry Heart), in un legame magico che si celebra ancor più con i numerosi abbracci che il rocker del New Jersey elargisce ai fans delle prime file. Canta I’m on Fire seduto a pochi centimetri dalla folla, con uomini e donne di ogni età che lo fissano increduli.
Punte messime di pathos saranno: Because the night, The Rising e Badlands, così come l’ultimo estratto dall’album ‘Magic’, Long Walk Home.
A sorpresa apre i bis ‘Girls in their summer clothes’, sempre dall’ultimo album. Su ‘Born to Run’ Sansiro si illumina a giorno e il colpo d’occhio che offre il pubblico è straordinario. Dancing in the Dark e la folk ballad American land sembrano chiudere il set ma Bruce, dopo 3 ore di concerto, non ne ha abbastanza: imbraccia di nuovo la sua Telecaster, la band lo segue, e con la Beatlesiana ‘Twist & Shout’ (totalmente inattesa come il rock & roll medley eseguito a metà scaletta) chiude un concerto di pura energia e di forti emozioni… ogni volta sembra sempre la migliore. Qual è il tuo segreto, Bruce?

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