Lo slogan ‘Mika tutti possono permetterselo’ utilizzato per la promozione del primo album dell’artista libanese, è stato profetico: in pochi infatti si possono permettere di fare registrare il tutto esaurito nel più grande club milanese, l’Alcatraz, a distanza di un solo mese dalla pubblicazione del proprio disco di debutto.
Ieri nella venue di via Valtellina erano in oltre tremila ad accolgliere MIKA, nuovo re del pop internazionale. Scenografia del palco fedele ai colori della cover di ‘Life in Cartoon Motion’, lecca-lecca distribuiti tra il pubblico e persino costumi di scena che rimandano al mondo dei cartoni animati: questo è l’universo MIKA, un pianeta che ruota intorno alla sua splendida voce. Dal vivo, l’autore di ‘Grace Kelly’ (il singolo che lo ha fatto esplodere nelle classifiche europee), è semplicemente straordinario: un’ esecuzione impeccabile, precisa e potente, coadiuvata da una band affiatata, la stessa che avevamo visto all’opera sul palco di Sanremo due mesi fa.
Apre il concerto un altro artista molto interessante, Mr Hudson accompagnato dalla sua fedele band, i The Library. Autore di un pop britannico raffinato e naive hanno presentato un set di 40 minuti conclusosi con il singolo ‘Too Late’, attualmente in rotazione sui network italiani.
Alle 22 tocca a MIKA: oltre un’ ora di spettacolo, in cui sono stati eseguiti quasi tutti i brani contenuti nel disco, oltre alla cover di ‘Everybody’s Talkin’ di Harry Nillson. Prima dei bis arriva tra il tripudio generale ‘Grace Kelly, mentre si chiude con ‘Lollipop’, con i cinque musicisti che si presentano sul palco sotto le vesti di ‘animaletti’ di diversa natura…
Siamo felici di poter subito annunciare ai suoi numerosi fans che Mika sarà di nuovo in Italia il prossomo 19 Luglio a Firenze per l’ITALIA WAVE Festival, maggiori dettagli a breve.
Per chiudere eccovi la scaletta del concerto di ieri sera:
Relax
Big Girl
My Interpretation
Billy Brown
Over My Shoulder
Everybody’s Talkin’
Stuck in the Middle
Ring Ring
Holy Johnny
Love Today
Grace Kelly
Lollipop
Foto by Francesco Prandoni