Titola così oggi il sito ufficiale di Jon Lord:
“It is with deep sadness we announce the passing of Jon Lord, who suffered a fatal pulmonary embolism today, Monday 16th July at the London Clinic, after a long battle with pancreatic cancer. Jon was surrounded by his loving family.”
Jon Lord è stato il fondatore dei Deep Purple nel lontano 1968, nonché l’autore dei loro brani più rappresentativi, pezzi che hanno fatto la storia del rock, costruendo un genere dalle fondamenta: Smoke on the Water, Highway Star, Pictures of Home, Child in Time, Perfect Strangers solo per citarne alcuni.
Si deve a lui la contaminazione, all’epoca la prima, tra rock e musica classica, con il mitico album “Deep Purple live with the Philarmonic Orquestra”, un lavoro che ha poi ispirato band quali Queen o Genesis e compositori come Yanni.
Da diversi anni aveva abbandonato la band per dedicarsi al suo progetto solista, verniciando di blues quello stile barocco che lo aveva reso uno dei tastieristi più riconoscibili e amati della scena internazionale.
Jon era noto per il suo carattere forte, non sempre affabile: mitiche le sue litigate con l’altro fondatore dei Deep Purple, il chitarrista Ritchie Blackmore.
Ciò che Jon lascia dietro di sè è un’eredità musicale dal valore inestimabile. Probabilmente il tastierista più famoso del rock lascia la scena per l’ultima volta ma la sua musica continua, sia quella suonata dai suoi ex compagni sia quella che ha composto successivamente, ma soprattutto quella che rivive nelle cantine e nelle stanze di ogni ragazzo che inizi ad ascoltare rock, nelle quali sicuramente risuona la sua musica infinita.
Da ieri la Highway Star ha trovato il suo posto in cielo.
Ciao Jon.