Il momento è arrivato. Sempre pronti a stupire i loro numerosi fans, ecco di ritorno sui palchi italiani i DREAM THEATER con il loro nuovissimo TRAIN OF THOUGHT WORLD TOUR 2004 che, partito il 16 Gennaio da Manchester, approda nel bel paese per 3 concerti e un totale di oltre 10 ore di musica. Un vero record!
Infatti, non è banale dire che in questa occasione i Dream Theater si sono davvero superati: un concerto che inizia alle 20.30 , dura 210 minuti (!) con 15 minuti di intervallo a separare 2 veri e propri atti teatrali.
La scenografia è, se possibile, ancora più sontuosa del solito, con megaschermi che creano atmosfere, mostrano paesaggi e immagini a tema con il potente rock progressive del quale i Dream Theater sono incontrastati paladini da oltre 15 anni. Gli schermi sono una scelta legata anche al desiderio di fare arrivare al pubblico tutta la potenza che i cinque musicisti esprimono mentre suonano e cantano: infatti questo tour, come il disco omonimo, uscito in novembre 2003, rappresenta una piccola svolta per una band sopravvissuta ad innumerevoli “invasioni” (grunge, rap-metal, punk-pop, ecc.) e che ha prosperato modificando continuamente la propria musica senza mai alienare i fans della prima ora. Ciò che differenzia questo disco, e il turche lo promuove, dai precedenti dei Dream Theater non è il gusto con cui la band modella il metallo, ma la potenza con cui lo fa.
L’idea nasce al tempo del tour precedente, il Six Degrees of Inner Tourbulence 2002, durante il quale, per divertimento e per fare un regalo ai fans che hanno visto decine di concerti, i Dream Theater spesso inseriscono in scaletta cover delle canzoni più dure di band hard rock e heavy metal, come i Metallica di Master Of Puppets e gli Iron Maiden di Number Of The Beast. Ne deriva una riscoperta del suono più pesante e cattivo del progressive metal.
Racconta Mike Portnoy, massiccio batterista della band:
“Guardammo la nostra scaletta e capimmo che le nostre canzoni più aggressive – ‘Pull Me Under,’ ‘The Mirror,’ ‘Home’ – sono sempre state le più divertenti da suonare e le preferite dai nostri fans. Così, tenendo presente tutto questo, rendemmo la produzione più leggera e ci concentrammo sul rendere il sound il più potente possibile. Come risultato, ci ritrovammo non solo con il nostro album più breve da Images And Words (1992), ma anche con quello più pesante.” Di fatto Train of Thought è stranamente un album singolo (cosa non frequente per i Dream theater che hanno abituato i fans ad album doppi e tripli, magari economicamente onerosi ma sempre splendidi). Tuttavia questo permette al gruppo di ripercorrere durante i concerti tutti i momenti più epici della propria carriera (suonano pezzi da 13 dei 16 album al loro attivo), regalando show di più di tre ore contraddistinti da una scaletta leggermente diversa ogni sera. “Questo è quello che sono i Dream Theater,” commenta Portnoy con entusiasmo. “Ci prepariamo per un tour con dieci ore di materiale per dare ai fans uno spettacolo diverso ogni sera. Non so quanti altri gruppi fanno qualcosa del genere.” La verità è che altri gruppi come i Dream Theater probabilmente non esistono.
I tre concerti italiani al momento hanno venduto complessivamente oltre 22.000 biglietti, ma i fans dell’ultima ora e i curiosi potranno trovarne ancora alcuni alle casse dei palazzetti.
Biglietti:
MILANO II° anello non num 28 € + prev I° anello non num e Platea posto unico 32 €+ prev
BOLOGNA posto unico 30 + prev
ROMA posto unico 32 + prev
ATTENZIONE!!!!! Inizio concerto ore 20.30 Apertura porte ore 18.30
I DREAM THEATER sono:
James LaBrie – voce
Mike Portnoy – batteria
John Myung – basso
Jordan Rudess – tastiere
John Petrucci – chitarre