Partirà da Milano il tour celebrativo dei quarant’anni dalla release di A Berlino… va bene, disco firmato Garbo, unico nel suo genere, rimasto riconoscibile e inalterato nel tempo; il tempo che a cavallo di sé stesso finisce e inizia un millennio con passi vertiginosi e imperturbabili, un passaggio ricco di anestetizzata sensualità e decadenza. Il passato è futuribile, il futuro è inzuppato di urgenza e fine imminenti. E ci si continua a chiedere: “che giorno è?”
Milano come Berlino: umide di atmosfere, mitteleuropee. È proprio per la EMI Italia che il 21 settembre 1981 Garbo rilascia il suo lavoro d’esordio, un album che trentuno anni dopo otterrà un riconoscimento di importante valore, guadagnando la cinquantacinquesima posizione nella classifica All The Times di Rolling Stone tra i cento dischi della musica italiana più influente; sempre secondo la rivista, l’album entra in classifica anche nella Top Ten dei dischi fondamentali del genere New Wave – movimento allora pressoché sconosciuto e non definito in Italia.
Lo stesso giorno del 1981 coincide un’altra release leggendaria con Franco Battiato che pubblica La voce del padrone, anch’esso per EMI. Ed è proprio grazie alla demo di A Berlino… che il giovane talentuoso Garbo non passa inosservato al Maestro, che lo sceglie per accompagnarlo. Aprirà per lui tutte le date dei tre mesi del tour promozionale de La voce del padrone.
Quarant’anni densi, intensi e senza fermate intermedie, che col nuovo tour vengono restituiti dal palco al pubblico da Garbo in duo con Eugene – eclettico performer, eccellenza internazionale nell’ambito delle produzioni musicali, inconfondibile musicista/cantante, forte di innumerevoli quanto illustri collaborazioni. Il tutto in un’inedita chiave elettronica, accludendo al disco anche altri brani del repertorio 80’s dell’artista-avanguardia.
Musica ma anche aneddoti e parole che accompagneranno gli spettatori in ogni tappa della nuova tournée, per rivivere e vivere la magia impalpabile fatta di luci e ombre che contrassegnano la storia e la simbologia di Berlino; capitale d’Europa spaccata a metà, capitale d’Europa sexy nel suo abito maliardo e un po’ sgualcito, seno accogliente per tanti altri artisti e tante altre storie proprio come lo è stato per Garbo.