IL TOUR DE FRANK SALUTA L’ITALIA

Chi si aspettava solo una canonica celebrazione di quello che fu Frank Zappa si sbagliava di grosso. Certamente il suo ricordo ha aleggiato all’interno del Mazdapalace per tutta la durata (ben 3 ore) del concerto ma l’intensità di uno spettacolo del genere, unita al carisma dei musicisti sul palco, ha fatto sì che il Tour De Frank in Italia diventasse una vera e propria festa di musica con la M maiuscola. Si parte con un video di Frank, immortalato verso la fine dei ’60, geniale come sempre. A distanza di 30 minuti iniziano a salire sul palco i diversi protagonisti di "Zappa Plays Zappa". E’ ovazione per Dweezil e per Napoleon, vero mattatore della serata. Il cantante/sassofonista di colore è in una forma invidiabile. Canta e balla esattamente come trent’anni fa con un’ energia incredibile. La band – Joe Travers sostituisce in maniera inappuntabile Terry Bozzio dietro le pelli – è semplicemente perfetta e mastica con disinvoltura il difficlissimo repertorio Zappiano. Il pubblico impazzisce e ogni brano è accolto da un’ovazione. "Help I’m a Rock" apre le danze mentre si raggiunge l’apice con "Yellow Snow" e "Inca". Proprio quando pare essere giunti al culmine di in climax di emozioni si intravede un roadie preparare l’inconfondbile Ibanez Jam bianca. Il pubblico capisce che sta per arrivare il momeneto di Steve Vai. "We have an italian CHITARRISTA" annuncia Dweezil e il funambolico allievo di Zappa sale sul palco tra gli applausi e le urla dei fans. Se possibile, lo show diventa ancor più emozionante e il pubblio segue gli ultimi brani in piedi perchè, davanti a un concerto del genere, è giusto così… Standing Ovation!
La scaletta di Milano:
HELP I’M A ROCK
HUNGRY FREAKS
LET’S MAKE THE WATER
PPOGEN
PIGMY
IDIOT
CHEAPNIS
KING KONG
YELLOW SNOW
ST ALFONSO
FATHER OBLIVION
INCA
COSMIC DEBRIS
CITY OF TINY LIGHTS
BLACK PAGE 1
BLACK PAGE 2
PEACHES
MONTANA
VILLAGE
EDCHINAS ARF
ZOMBIE WOOF
SOFA
CAMARILLO
TROUBLE