THE SERVANT DI NUOVO IN ITALIA !

Tornano in Italia i Servant di Dan Black, in un periodo ancor più brillante per la band nel nostro paese: il secondo bellissimo singolo Liquefy estratto dall’album omonimo è ancora nella TOP 20 dei singoli più trasmessi nelle radio italiane, nonché ancora in rotazione in tv nelle trasmissioni Top of the Pops e Cd.Live. Inoltre è prevista l’uscita di un nuovo singolo, Cells, agli inizi di marzo.

Cinque le date confermate nel loro tour italiano:

MARZO

VENERDÌ 11 – PORDENONE – DEPOSITO GIORDANI
SABATO 12 – ZINGONIA (BG) – MOTION
GIOVEDI’ 17 – ANCONA – BARFLY
VENERDÌ 18 – VERONA – GATE 52
SABATO 19 – CARDANO AL CAMPO (VA) – NAUTILUS

Quartetto rock alternativo dell’underground Londinese, i Servant sono una folle jam session tra infinite influenze: immaginate Prince e gli Smiths a braccetto con Dr. Dre ed i Talking Heads e poi condite il tutto con bizzarri pensieri metropolitani. Capeggiati dal carismatico Dan Black, gia’ ben conosciuto in Italia grazie alla collaborazione sul disco d’esordio dei Planet Funk, i Servant sono secondo il Times di Londra “i nuovi poeti della underclass cittadina” (Apr 2004). Insomma, un gruppo al di fuori degli schemi, un esperienza dei sensi e dell’intelletto unica e travolgente. Un gruppo che suona macabro e futurista persino nei momenti più melodici ed immediati. “E’ ciò che voglio fare con i The Servant – spiega il frontman e leader Dan Black – la musica può funzionare contemporaneamente su diversi livelli: anche la canzone pop più immediata e melodica può avere una forza oscura irresistibile”. Dan Black in Italia è una voce già molto nota e popolare, nei The Servant il suo stile vocale unico esce dal dominio della “dance” per unirsi agli echi della sensibilità degli Smiths, al groove degli Stone Roses e la classe lirica dei Pulp.

Hanno scritto di loro:

“Non potrete fare altro che adorarli” (Logo Mag, UK)
“Per favore qualcuno faccia di questo ragazzo una star” (NME, UK)
“Se Sid Barrett avesse incontrato un gruppo di dadaisti una volta lasciati i Pink Floyd e avesse imparato a ridere insieme ad una band di glam rock probabilmente ne sarebbe nata una musica come quella dei The Servant” (Flipside)