Chi pensava a un concerto in tono minore o a una versione ristretta dello spettacolo a cui Mika ci ha abituati, è tornato a casa letteralmente strabiliato perché quello andato in scena Sabato scorso al Franco Parenti di Milano è stato probabilmente il miglior concerto che il giovane cantante anglo-libanese abbia mai tenuto in Italia.
Sul palco con lui e il suo pianoforte abbiamo infatti trovato una formazione al completo, con chitarra acustica, basso, batteria e due coristi, e non sono neppure mancati i toni di colore che caratterizzano solitamente l’esibizione: tamburi, cappellini strambi e balletti hanno infatti scaldato ancor di più l’atmosfera già incandescente del piccolo teatro, ovviamente stipato per l’occasione.
Mika inizia la scaletta con il brano che l’ha reso una star, "Grace Kelly", che a differenza di gran parte del concerto, viene eseguita in una versione solo piano e voce. Ma la voce del cantante è qualcosa di unico e la serata milanese ce lo mostra in uno stato di grazia notevole: Mika non solo canta in maniera perfetta ed emozionante ma dirige la band in modo coinvolgente e azzeccato.
Oltre agli altri successi tratti dal suo album "Life in Cartoon Motion" (Lollipop, Hey Girl, Relax e Billy Brown) arrivano anche i brani dell’EP appena pubblicato "Songs for Sorrow" e qualche anticipazione del suo secondo full-lenght, la cui uscita è prevista in autunno.
Lo show acustico di Mika si rivela in fine una bellissima sorpresa, nonché la conferma che la musica internazionale abbia acquisito una nuova star dal talento indiscutibile.
Foto di Francesco Castaldo
www.mikasounds.com
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