2/7/10: CLAUDIO TROTTA ASSOLTO PER I 22 MINUTI DI BRUCE SPRINGSTEEN A SANSIRO

“Il fatto non costituisce reato”. Respinta in toto la richiesta del Pubblico Ministero

Soddisfazione anche per le assoluzioni di Vittorio Quattrone e dell’Arci Milano.

 

“Sono contento, sicuramente, dell’esito del processo, anche perché arriva in contemporanea all’assoluzione di Vittorio Quattrone per i concerti di Lenny Kravitz e Subsonica all’Arena Civica e a breve distanza da una sentenza simile nei confronti di Emanuele Patti dell’Arci di Milano che sfruttava gli spazi della Cascina Monlué (storico sito per eventi musicali estivi meneghino in prossimità di viale Forlanini)”, ma questo è solo l’inizio”.

Così Claudio Trotta, titolare di Barley Arts, a seguito dell’assoluzione al termine del processo penale che lo vedeva imputato per i 22 minuti di concerto oltre il limite orario che Bruce Springsteen aveva tenuto il 25 giugno 2008 a Sansiro, di fronte a 65.000 fan in visibilio.

 

La soddisfazione per l’esito positivo del processo – “Assolto perchè il fatto non costituisce reato” -  non fa perdere di vista a Trotta i diritti della musica per i quali da sempre si batte. “Il risultato ottenuto non cancella una ferita che resta profonda. Durante le udienze sono state dette cose molto gravi: Springsteen, addirittura, è stato accusato di farsi pagare a minuti per concedere bis. La parte civile, oltre alla mia condanna, aveva chiesto anche un risarcimento pro-capite di 3000 euro con provvisionale. Questa è una gravissima mancanza di rispetto non solo nei miei confronti e nei confronti di Springsteen, ma anche – e soprattutto – nei confronti del pubblico, che ormai – in una città come Milano che ha velleità di polo culturale non solo italiano ma anche europeo e mondiale – viene considerato solo in quanto elettore e consumatore. Mi piace pensare invece ad un insieme di persone che possono gioire liberamente e godere della vita assistendo ad un bello spettacolo”. 

 

 

Milano, 2 Luglio 2010 www.barleyarts.com

Ufficio Stampa Barley Art