RAY LAMONTAGNE : UMILE E FUTURA STAR

Il Troubadour di Los Angeles è un piccolo locale di musica dal vivo, 500 persone di capienza in tutto. La sua programmazione live è indirizzata al panorama alternative e alle nuove band emergenti. Non è difficile arrivare al locale e trovarlo a porte chiuse con la scritta "sold-out" appesa. Qui per il concerto dei Kings of Leon i biglietti sono andati esauriti in breve tempo, in platea si sono intraviste le facce di Courtney Love, Jerry Cantrell e Drea de Matteo. Insomma, tutto da programma per una band sospinta in alto grazie agli echi di "next big thing".

Quello che ha lasciato letteralmente basiti i media americani è stato il concerto di un certo Ray LaMontagne, fino ad allora (parliamo dello scorso gennaio) personaggio barbuto, misconosciuto song-writer e operaio pentito.
Il concerto di Troubadour è subito sold-out, e gli ultimi biglietti disponibili sono stati messi all’asta su eBay e venduti alla non poco significativa cifra di 200 dollari.

Ieri sera Ray LaMontagne è stato ospite al "The Late Show with David Letterman" e giovedì 20 aprile sarà in concerto a La Casa139 di Milano.

La leggenda narra che un giorno Ray LaMontagne abbandonò il Maine e il suo posto in fabbrica, ascoltando una canzone di Stephen Stills alla radio (Tree Top Flyer). Tornò a casa, prese la chitarra fino ad allora solo strimpellata, e decise che nella vita avrebbe fatto il folk singer.

Con modestia e umiltà. Come sempre.

Sito ufficiale dell’artista :

www.raylamontagne.com /a>